Che cos’è la polvere?
Siamo così impegnati a cercare con ogni mezzo di eliminarla, armati di aspirapolveri sempre più sofisticati, panni elettrostatici in microfibra, spray e detergenti di ogni tipo, che difficilmente ci chiediamo con che cosa abbiamo a che fare. Possiamo in effetti anche evitare di porci la domanda visto che, in questo caso, saperne di più sul nemico non ci aiuterà a combatterlo.
Però, impegnati come siamo nelle mille attività quotidiane, potremmo a volte desiderare di abbandonare la lotta e di tenerci la vecchia polvere di casa, anzi potremmo persino dimenticarcene e lasciarla proliferare, permettere che aumenti fino a ricoprire ogni oggetto con la sua patina grigiastra. Potremmo lasciar perdere le faccende domestiche, smetterla di vigilare sulle condizioni igieniche del nostro ambiente domestico e tollerare che la polvere cresca fino ad omologare ogni grande e piccola cosa, fino a che tutto abbia il suo stesso opaco non-colore, la sua apparenza indefinita.
Ma allora forse sapere da cosa è composta la polvere può aiutarci a ritrovare nuovo vigore per affrontare la quotidiana lotta contro lo sporco, il disordine, la disarmonia. Perché di questo si tratta: la nostra polvere di casa è, in realtà, soprattutto sporcizia.
Si compone infatti di piccole briciole di alimenti, muffe, cellule di sfaldamento umane, forfore, capelli, frammenti di unghie, di insetti, peli degli animali domestici, fibre dei tessuti. Ci sono poi tutti i microrganismi invisibili ad occhio nudo che in questa materia organica proliferano, perché vi trovano una fonte di nutrimento: gli acari della polvere.
Se immaginiamo lo spazio infinito possiamo sentirci come un minuscolo insignificante puntino, ma se non c’è limite all’infinitamente grande, non c’è limite nemmeno all’infinitamente piccolo. Gli acari della polvere hanno un ciclo di vita breve (da 2 a 4 mesi), ma del tutto simile ad ogni altro organismo vivente: nascono, si nutrono producendo escrementi almeno tre volte al giorno, crescono eliminando cuticole e scarti di pelle, si riproducono e muoiono lasciando nell’ambiente il loro cadavere. Fanno parte della polvere.
A tutto questo si aggiungono i minuscoli frammenti derivati dal lento e costante processo di erosione di tutti i materiali presenti nell’ambiente, perché ogni materia, anche la più resistente, lentamente si deteriora e rilascia piccole particelle. E poi ancora ci sono i pollini portati dal vento, i residui di cenere frutto di incendi ed eruzioni vulcaniche, i granelli di sabbia. E infine le polveri sottili, prodotte dall’inquinamento atmosferico causato dai veicoli e dagli impianti industriali, tristemente note perché così nocive per la salute del nostro sistema respiratorio.
Ecco, tutto questo è la polvere di casa. Anche se non avete particolari allergie agli acari o non siete maniaci del pulito, la consapevolezza di quello che eliminate quando fate le pulizie di casa può veramente darvi una nuova motivazione ad imbracciare l’aspirapolvere.
Se siete stati tanto accorti da aver installato un impianto di aspirazione centralizzato quando avete costruito o ristrutturato casa, vi sarete accorti di come è facile eliminare tutta quanta la polvere in pochissimo tempo. Se non l’avete fatto, potete farlo anche senza ristrutturare: l’impianto di aspirazione centralizzato può essere inserito all’interno del battiscopa senza impattare sull’estetica del vostro appartamento.
Solo con un sistema di aspirapolvere centralizzato l’aria aspirata nei vari ambienti viene filtrata ed espulsa all’esterno garantendo l’eliminazione totale di odori, acari e micropolveri.
Nessun aspirapolvere portatile trattiene il 100% delle polveri aspirate.
Usatelo con fiducia: non avrete più un granello di polvere o di sporco in casa!