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GDA com'è zen fare le pulizie

Spazziamo via la polvere e le nubi dall’anima.”

Keisuke Matsumoto

La giornata dei monaci buddisti inizia dalle pulizie. Sono per loro una pratica spirituale che ha lo scopo di eliminare qualsiasi ombra dallo spirito. Non importa se gli ambienti sono già puliti e in ordine, l’atto stesso del pulire è una specie di rituale di purificazione che ha un effetto rasserenante: calma la mente e rinvigorisce lo spirito, aiuta a staccarsi dalle cose materiali e a ritrovare un’armonia interiore.

Fare le pulizie è una forma di meditazione alla stregua di una seduta di yoga o della lettura di un testo sacro. Basta dedicarvisi in modo zen, cioè con piena attenzione, completamente immersi nel momento presente e in tutto quello che si fa con un atteggiamento umile, aperto e ricettivo.
Questa forma di totale concentrazione è qualcosa che si può vedere nei bambini quando sono intenti ad un gioco o ad un’attività che li interessa. Sono così presi da quello che fanno che non li si può distogliere in nessun modo, si dimenticano persino di avere fame, sete o sonno.

Certo, ogni attività svolta in questo modo può portare dei benefici spirituali, ma nell’atto stesso di fare le pulizie c’è qualcosa di più, perché è di per sé un atto simbolico. Chiunque abbia fatto almeno una volta nella sua vita una pulizia accurata della casa conosce la sensazione di profonda soddisfazione che si prova dopo aver terminato il lavoro e come il profumo di pulito e la contemplazione di un ambiente ordinato e armonioso possano far provare una sensazione di gioia intensa.

I monaci buddisti ci insegnano però che un beneficio ancora maggiore si può ricavare affrontando l’intero processo con l’atteggiamento giusto. Il monaco che esegue il lavoro non si comporta come se stesse facendo qualcosa che non ha voglia di fare e che vuole terminare in fretta.
Al contrario vi si dedica con calma e attenzione, con il sorriso sulle labbra, l’animo tranquillo e, soprattutto, in silenzio. E’ un modo per entrare in contatto con il proprio essere più profondo, lasciando scorrere i pensieri senza focalizzarsi su qualcosa in particolare, fino a che non si sente la mente libera, vuota, serena.
Si racconta che un monaco abbia addirittura raggiunto il nirvana, lo stato di illuminazione e completa beatitudine, proprio facendo le pulizie.

Il momento consigliato per questo genere di attività è il mattino, infatti la meditazione è il modo migliore per iniziare la giornata. Seguendo l’esempio dei monaci buddisti, pensiamo che quello che facciamo alla nostra casa, lo facciamo anche alla nostra anima.
Accendiamo l’aspirapolvere e togliamo tutto il grigio della polvere, visualizzando, nel processo, i nostri problemi che vengono ad uno ad uno spazzati via. La casa tornerà a brillare e anche noi ci sentiremo lindi, puliti, più leggeri. Con un impianto di aspirazione centralizzato sarà tutto ancora più zen perché lo sporco verrà convogliato in modo diretto fuori dall’ambiente domestico, così come si svuota la mente e si allontanano brutti pensieri, preoccupazioni, inquietudini.

Se poi dovessimo accorgerci che questo esercizio spirituale ci fa stare bene, niente ci impedisce di portare la stessa vigile attenzione a tutte le attività della giornata. Avremo una casa pulita e in ordine, un animo sereno e una vita armoniosa.

Niente male come risultato!


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