Inquinamento domestico: cos’è e come ridurlo.
L’inquinamento domestico è una realtà dimostrata ma che nessuno di noi percepisce come tale.
Quando si parla di inquinamento, l’associazione immediata è con l’aria esterna, lo smog, le polveri sottili, gli effetti di uno scorretto smaltimento dei rifiuti, l’abbandono della plastica nell’ambiente, fino ad arrivare al riscaldamento globale, l’effetto serra e lo scioglimento dei ghiacciai.
E invece sapete che, mentre siete a casa vostra, seduti sul divano a rilassarvi davanti alla tv o ad un buon libro, oppure sul tappeto a giocare con i vostri figli, nella maggior parte dei casi state respirando un’aria 7 volte più inquinata di quella esterna?
Sembra impossibile, ma questo è il dato che emerge da diverse ricerche, prima tra tutte quella dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ed è un aspetto che, se non gestito adeguatamente, diventa realmente pericoloso per la salute: è dimostrato infatti che la maggior parte delle malattie croniche dell’apparato respiratorio e cutaneo, come ad esempio l’asma e le dermatiti, deriva dall’inquinamento indoor.
Inquinamento che è presente anche negli ambienti chiusi assimilabili alla casa, come gli uffici, le scuole, gli ospedali, i ristoranti, i negozi, i cinema, i mezzi di trasporto: luoghi in cui passiamo mediamente il 90% del nostro tempo, rimanendo quindi a contatto con fonti inquinanti per un tempo prolungato.
Inquinamento domestico: le cause
Da cosa è causato l’inquinamento domestico?
Gli elementi inquinanti presenti all’interno delle nostre case sono di tre tipi: agenti chimici, fisici e biologici.
Tra gli agenti chimici troviamo il monossido di carbonio e biossido di azoto, formaldeide, benzene; tra quelli biologici i batteri e i virus, gli acari, i funghi e le muffe, tra gli agenti fisici il radon, un gas radioattivo che si sprigiona dal sottosuolo.
Nomi che fanno spavento solo a sentirli nominare, figuriamoci pensare di respirarli in casa nostra.
Uno studio della George Washington University ha individuato nel 90% dei campioni di polveri sospese nelle abitazioni ben 45 tipi diversi di residui di sostanze chimiche dannose e potenzialmente cancerogene.
Ma com’è possibile che nelle nostre case ci siano dispersi nell’aria questi elementi inquinanti?
La formaldeide ad esempio è uno dei conservanti più diffusi per mobili e complementi di arredo; le colle e i siliconi rilasciano particelle di metalli pesanti; anche abitudini apparentemente innocue, come accendere candele profumate o bruciare incensi, si rivelano pericolosi: queste infatti sprigionano micropolveri tossiche, così come i deodoranti spray per l’ambiente.
Anche l’uso smodato di detergenti chimici per effettuare le pulizie è dannoso: il 40% delle sostanze pericolose sospese nell’aria e nelle polveri casalinghe deriva proprio dagli elementi chimici volatili contenuti nei detersivi comunemente usati nelle case. Gli stessi aspirapolvere di concezione classica, con o senza filo, anche se dotati di filtri di ultima generazione, aspirano le polveri, reimmettendole poi nell’aria che respiriamo.
Di conseguenza, paradossalmente più si pulisce casa con sostanze chimiche o con i classici aspirapolvere, più si aumenta l’inquinamento delle case stesse.
Quindi come fare per avere una casa pulita, sanificata e soprattutto sicura?
Inquinamento domestico: come eliminarlo
Gli accorgimenti e le attenzioni che possiamo usare all’interno delle nostre abitazioni per ridurre l’inquinamento indoor sono molteplici.
Il primo della lista è sicuramente quello di evitare assolutamente di fumare all’interno e di aerare spesso casa, sia d’estate, ma soprattutto in inverno, anche con le basse temperature: gli esperti consigliano almeno 3 volte al giorno per minimo 5 minuti ogni volta.
Inoltre occorre prestare particolare attenzione alla formazione di muffe, che devono essere subito eliminate, alla manutenzione della caldaia, rispettando con cura le cadenze periodiche della sua pulizia e del controllo dei fumi, al momento in cui si cucina, accendendo sempre la cappa aspiratrice. Inoltre sarebbe opportuno modificare abitudini, ad esempio ridurre l’uso di deodoranti spray sia per gli ambienti che per il corpo, o evitare di accendere candele profumate o incensi di dubbia provenienza, sostituendoli magari con oli essenziali naturali.
Per quanto riguarda le pulizie, per contrastare l’inquinamento casalingo occorre sicuramente ridurre l’uso di detergenti chimici e prestare particolare attenzione alla pulizia di tappeti, tendaggi e tessuti in genere.
Una soluzione realmente efficace per eliminare l’inquinamento indoor è l’installazione di un impianto aspirapolvere centralizzato: questo infatti consente di procedere all’aspirazione di tutte le polveri di casa, formate come si è visto sopra per la maggior parte di sostanze chimiche tossiche, allergeni, acari, senza reimmetterle nell’aria, ma espellendole direttamente nell’ambiente esterno.
Questo è possibile grazie ad un semplice quanto geniale sistema: il tubo aspirapolvere viene collegato ad una presa nella parete, che a sua volta è collegata ad una rete di tubi, che possono essere murati a pavimento, oppure nascosti da canaline perfettamente mimetizzate nell’arredamento casalingo.
La polvere aspirata viene immessa direttamente nei tubi, che la portano ad una centralina posta in un locale di servizio (ad esempio un garage o una cantina) e da qui viene espulsa direttamente fuori casa, nell’ambiente esterno.
Questi sistemi assicurano quindi l’eliminazione definitiva delle sostanze potenzialmente pericolose per la nostra salute, lasciando all’interno delle nostre case un’aria purificata e libera da polveri sottili, acari e allergeni. Inoltre, dotato degli specifici accessori, è un alleato insostituibile per la pulizia approfondita, di tende, tappeti e di tutti gli angoli più difficili da raggiungere, come ad esempio i soppalchi o le travi in legno dei soffitti, e per pulire gli oggetti di arredamento particolarmente difficoltosi da spolverare, come i termosifoni, i termoarredo o le tende veneziane.
Ogni pulizia sarà più semplice, immediata ed efficace, consentendo contemporaneamente una drastica riduzione dell’uso di detergenti chimici.